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1701-d

U.S.S. Enterprise 1701-D
U.S.S. ENTERPRISE
GALAXY CLASS · STARFLEET REGISTRY NCC-1701-D
UTOPIA PLANITIA FLEET YARDS, MARS
FIFTH STARSHIP TO BEAR THE NAME · LAUNCHED STARDATE 40759.5
UNITED FEDERATION OF PLANETS


STARFLEET COMMAND

Adm. Gene Roddenberry
Adm. Rick Berman
Adm. Michael Piller
Adm. David Livingston
Adm. Robert H. Justman
Adm. Peter Lauritson
Adm. Susan Sackett

ENGINEERING GROUP

Capt. Andrew Probert
Capt. Herman Zimmerman
Capt. Richard James
Capt. John M. Dwyer
Capt. Jim Mess
Capt. Cari L. Thomas
Capt. Richard McKenzie

WARP TECHNOLOGIES
DEVELOPMENT GROUP

Capt. Robert Legato
Capt. Daniel Curry
Capt. Gary Hutzel
Capt. Ronald B. Moore
Capt. Wendy Neuss
Capt. Richard Arnold

ADVANCED
TECHNOLOGIES UNIT

Dr. Rick Sternbach
Dr. Michael Okuda

YARD ENGINEERS

Capt. Gregory Jein
Capt. Dana White
"...to boldly go where no one has gone before."

 


caratteristiche tecniche


Nave stellare classe Galaxy
Classificazione: nave da esplorazione
Missione: esplorazione, ricerca scientifica, difesa
Anno di entrata in servizio: 2360
Cantieri di costruzione: Utopia Planitia, Marte

STRUTTURA
Dimensioni: 467m (lar) x 137m (alt) x 642m (lun)
Dimensioni sezione motori: 259m (lar) x 126m (alt) x 360m (lun)
Massa: 4.000.000.000 kg
Superficie interna: 800.000 m²
Ponti: 42

PROPULSIONE
Velocità di crociera warp 6, velocità massima warp 9,6 (per un massimo di dodici ore), velocità di emergenza warp 9,8, danneggiamento dei motori a warp 9,9
Reattore primario materia/antimateria controllato a dilitio. Forza massima campo warp superiore ai 1.650 cochrane
Efficienza massima bobine motori warp: superiore al 88% a warp 7,0; efficienza minima: 52% a warp 9,1
La geometria del campo warp include una compressione di 55° sull'asse Z sul lobo frontale del campo warp per una migliore efficienza
Propulsione secondaria ad impulso capace di sostenere una velocità massima di 0,92c fornita da almeno due motori a fusione modello YPS 8063

AUTONOMIA/STRUMENTAZIONE
Possibilità di operare senza rifornimenti per lunghi periodi: 7 anni standard in modalità esplorativa a warp 6. Possibilità di eseguire missioni in spazio profondo come rilievi cartografici, primi contatti e studi biologici
Spazio disponibile per strumentazioni particolari: area abitabile comprendente 800.000 m² di superficie per apparecchiature e personale
Analizzatori su tutto lo spettro elettromagnetico, ottico, su flussi subspaziali, gravimetrici e capacità di analisi a livello quark

AMBIENTE/EQUIPAGGIO
Sistemi ambientali conformi alle direttive SFRA (Starfleet Regulatory Agency) 102.19 per personale che vive in ambienti compatibili alla classe M. Tutti i sistemi di supporto vitale hanno una tripla ridondanza. Tutti i sistemi di supporto vitale sono sostituibili in una qualsiasi base stellare per permettere al veicolo di adattarsi ad condizioni ambientali di classe H, K o L
Supporto di condizioni ambientali di classe M in tutti gli alloggi. Disponibilità di un 10% di alloggi con ambienti di classe H, K e L. Ulteriore 2% di alloggi adattabile ad ambienti di classe N e N(2)
Equipaggio di 760 effettivi più 252 persone non-Starfleet. Possibilità di ospitare fino a 5000 persone non facenti parte dell'equipaggio
Equipaggiamento medico: 50 posti letto in infermeria
6 teletrasportatori più 22 di emergenza e 8 cargo
Tutto il volume abitabile è protetto da radiazioni elettromagnetiche e nucleari secondo lo standard SFRA (Starfleet Regulatory Agency) 347.3(a). Differenziale del flusso subspaziale mantenuto entro gli 0,02 millicochrane

TATTICO
Scudi difensivi tali da permettere una dissipazione primaria di oltre 730.000 kW. Tutti gli scudi tattici sono pienamente ridondanti con sistemi ausiliari che consentono il 65% dell'efficienza nominale
Set completo di phaser modello X con una potenza massima di 5,1 MW; due tubi di lancio siluri
Possibilità di separarsi in due astronavi autonome indipendenti

procedure di emergenza

U.S.S. Enterprise 1701-D - Procedure di Emergenza

Evacuazione di emergenza
Questo è il piano di evacuazione di emergenza dell'Enterprise nel caso in cui si trovi attraccata ad una stazione spaziale:
Ponti da 2 a 4 ai trasportatori cargo (riprogrammati)
Ponti da 5 a 10 ai trasportatori 1, 2, 3 e 4
Ponti da 6 a 16 ai trasportatori 5, 6, 7, 8, 9 e 10
Ponti da 17 a 28 ai trasportatori 11, 12, 13 e 14
Ponti da 29 a 42 ai trasportatori 15, 16, 17, 18, 19 e 20

autodistruzione


Procedura di autodistruzione tratta da 11001001, notare che mentre l'autodistruzione può essere attivata anche nella sezione tecnica, può essere disattivata solamente dal ponte di comando.
Picard e Riker appoggiano le mani sul terminale per il riconoscimento delle impronte digitali.
Computer: Riconosciuto. Picard, Jean-Luc, Capitano. Riconosciuto. Riker, William T., Comandante.
Picard: Attivare la sequenza di autodistruzione.
Computer: Il primo ufficiale è dello stesso parere?
Riker: Sì, attivare la sequenza di autodistruzione ora.
Computer: L'autodistruzione avverrà tra quattro minuti e cinquantanove secondi.

Procedura di interruzione della sequenza di autodistruzione, sempre da 11001001
Picard [con le mani appoggiate alla console]: Cancellare la sequenza di autodistruzione.
Computer: Il primo ufficiale è dello stesso parere?
Riker [con le mani appoggiate alla console]: Affermativo.
Computer: Autodistruzione cancellata.